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venerdì 30 maggio 2008

Sempre dal passato


Il fiore è come l’amore

Se è vero sboccia.

(1994)

Ishtar

Questa la scrissi invece a 14 anni.

mercoledì 28 maggio 2008

Poesie dal passato 5


Amore è:

pazienza, passione,

ma tal volta, anche dolore.

(16/07/96)

Ishtar

Grey

PS: la foto è stata presa dal blog di Nella

martedì 27 maggio 2008

Lana sarda autoctona: un eccellente isolante!


Nacque tutto dal racconto di un pastore.

"Un giorno mentre ero in monte a pascolo, iniziò a piovere, io avevo una coperta di lana di pecora mi avvolsi ad essa. Ricordo che i rumori del temporale erano attutiti sotto quel manto, nemmeno una goccia di acqua arrivò alla mia pelle, ne mi ammalai".

Da questo racconto nacque la collaborazione di due famiglie di imprenditori sarde: Crabolu di Nule e Ruggeri di Guspini per capire attraverso delle ricerche e sperimentazioni varie, se questo prodotto, la lana sarda autoctona, potesse realmente avere le caratteristiche che il pastore aveva intuito dalla sua vicenda.

Il progetto prende il nome di Edilana e ha come scopo la produzione di materassini di vari spessori, ideali per l’isolamento di tetti, muri e controsoffitti, ottenendo perfino il marchio europeo di qualità.

Ma la ricerca non è finita l'obbiettivo è quello di
verificare applicazioni ulteriori che dovrebbero consentire di coprire i vari campi di applicazione: dall’edilizia, al verde, alla nautica e all’ecosound.

Dunque la lana che sostituirà il petrolio, quest'ultimo oltre a costare parecchio inquina altrettanto, mentre dalla lana la prospettiva di nuovi guadagni per i pastori sardi, dando una mano alla salute dell'ambiente e di noi stessi!

Chi lo avrebbe mai detto, che la lana autoctona sarda che fino a ieri aveva problemi di mercato per il "difetto" di avere una fibra troppo grossa, potesse diventare una grossa risorsa economica e naturale.

Bèeeeeee! Aggiungerei che la natura è perfetta così com'è!

domenica 25 maggio 2008

L'importanza di un sorriso


Sul blog di Pellescura vidi questa immagine che rappresenta la locandina di "Un sorriso lungo un anno" l'iniziativa di comix per sostenere la lotta al Neuroblastoma, il tumore dell'infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età prescolare.

Si può sostenere questa iniziativa in vari modi, ad esempio dedicando un post a questo argomento e segnalando titolo del blog e link del post a quesata mail: alex@comicomix.com, specificando che si intende aderire a questa iniziativa.

Per ogni post segnalato
Comicomix donerà 2.00 € alla Fondazione per la lotta al neuroblastoma.

Questo è solo uno dei modi per sostenere questa iniziativa, per ulteriori informazoni clicca qui:


L'importanza di un sorriso spesso viene sottovalutata, eppure ridere fa bene, non so ma sembra quasi che attraverso un semplice gesto spontaneo che non costa nulla si trasmettano energie posite, non trovate?

Ma non è di certo una idea tutta mia, il sorriso è molto di più, mi ricordo infatti il film "Patch Adams" tratto dall'autobiografia del medico statunitense riconosciuto come il padre della terapia del sorriso.

Certo come ogni metodo alternativo e innovativo ha avuto le sue difficoltà ad essere preso in seria considerazione, ma è lo scotto che si paga per essere più avanti!

Mi è rimasto in presso, lo ricordo piacevolmente, anche perchè ho trovato l'interpretazione di Robin Williams veramente eccezionale!

E poi cosa c'è di più bello che vedere il sorriso dipinto sul viso di un bambino che dalle labbra si estende sino agli occhi, che improvvisamente diventano fari di gioia palpabile?


Regalami un sorriso e la vita ti sorriderà :-)


Spero che diventi una catena tra i blogger, perchè regalare un sorriso non costa niente, ma per offrire una speranza di vita ad un bimbo in più, bisogna sotenere i costi della ricerca, che aspetti, c'è bisogno anche di te!


venerdì 23 maggio 2008

Calice

Questo calice fa parte di quei pezzi unici di cui mi piacerebbe occuparmi!
L'idea ispiratrice è venuta da un vaso antico che vidi a casa di mia zia, ho iniziato quindi a buttare due righe per disegnare ciò che stava macinando la mia fantasia e mi misi all'opera col solito metodo artigianale del colombino.

Le decorazioni ovviamente rigorosamente a mano, in un stile invecchiato.

Comunque i miei desideri lavorativi sono solo rimandati anche perchè nell'aria qualcosa "casualmente" già si sta muovendo!

giovedì 22 maggio 2008

Intervista stile "LE IENE"


1 Che ora è? 11.39

2 Nome: Ishtar

3 Compleanno: 3 Maggio

4 Segno zodiacale: Toro

5 Tatuaggi: No

6 Piercing: No

7 Sei innamorato/a? No comment

8 Ti piaci? Abbastanza

9 Hai già amato al punto di piangere? Si

10 Hai già fatto un incidente in macchina? No, perchè non guido!

11 Hai mai avuto una frattura? Si

12 Vino o birra? Il vino, ma dolce, bianco e frizzantino.

13 Ti fidi dei tuoi amici? Di solito sì

14 Colore preferito per l'intimo: Nero

15 Numero preferito? 3

16 Musica preferita? Dipende dall'umore

17 Cosa ti manca? Chi non c'è più.

18 Cosa odi? L'egoismo, l'opportunismo, la violenza in tutte le sue forme, la falsità.

19 Cosa pensi appena sveglio/a? Uffa, ora mi devo alzare!

20 Da chi hai ricevuto questo meme? Nella

21 Quale dei tuoi amici vive più lontano? Vagamundo (Madrid)

22 Cosa cambieresti della tua vita? Nulla, quello che dovrà accadere accadrà a tempo debito

23 Sei felice? Si, tanto.

24 Proverbio preferito: La libertà di un individuo termina la dove inizia quella di un altro.

25 Libro preferito: "La città della gioia" Lapierre D.

26 Di cosa hai paura? Per adesso non ho paura di nulla perchè ho capito che solo alla morte non c'è soluzione!

27 Una sola parola per chi ha scritto questo meme: Ma dico io, non aveva nulla di meglio da fare! :-)

28 Film preferito: "Marcellino pane e vino"

29 Se potessi essere qualcun altro chi saresti? Sempre me stessa

30 Cosa c'è appeso al muro della tua camera? Il crocifisso, e alcuni oggetti di ceramica fatti da me, solo perchè così occupano meno spazio!

31 Cosa non cambieresti? I miei amici.

32 Un posto dove ti piacerebbe andare: Troppi!

33 Pensi che qualcuno farà questo meme? Si

34 Chi sei sicuro che lo farà? Non ne ho idea.

35 Ottimista o pessimista? Ottimista

36 Profumo preferito: Mariella Burani, classic

37 Sport preferito: trekking, ma non da scalate!

38 Timido/a o estroverso/a? Estroversa

39 Il frutto preferito: Pere coscia e fragoline selvatiche.

40 Mare o montagna? Dipende

41 Hai paura della morte? No

42 A che ora vai a letto di solito? Non ho un orario preciso.

43 Cane o gatto? Basta che restino minuti!

44 Colore preferito:Rosso

45 Il segno zodiacale che più ti piace: ma il mio, ovvio!

46 Il segno che ti piace meno: Il saggittario perchè ho notato che non ci vado tanto d'accordo, in generale!

47 La canzone preferita: Piccola e fragile, Drupi.

48 Un oggetto a te caro: Non saprei!

49 Con chi faresti un viaggio? sola, o con qualcuno, vedremo!

50 Cosa vuoi dire a chi leggerà questo meme? Buon divertimento

Ps. Omaggio questo meme a: tutti i blogger che ho nella lista dei miei link interessanti! Insieme al premio Revolution

Il simbolo del premio potete copiarlo dal mio blog sul lato sinistro sotto la voce etichette.

E per finire con i Meme vado ad assegnare anche il Premio allo Sviluppo della Mente:


Un mare dentro

Con la testa fra le nuvole
Carte Sparse
Allen-Nella
Acquachiara
Io operaio
Esco a fare due passi
Holden
Gianluca Pistore



Le motivazioni nei commenti se no il post diventa un romanzo!

martedì 20 maggio 2008

Di Osho


E' inevitabile che il ricercatore spirituale debba soffrire lungo il sentiero?

Dipende:
di per sé la crescita non implica alcuna sofferenza; soffrire nasce
dalla tua resistenza alla crescita.
Crei sofferenza perché continui a
resistere, non ti permetti di crescere.
Hai paura di vivere la crescita
totalmente, ti accompagni a lei senza passione.

Per questo soffri, perché ti dividi, ti dissoci.
Una parte di te coopera e
una parte di te oppone resistenza, è contraria.
Questo conflitto interiore
crea in te la sofferenza.

Quindi, lascia perdere questa idea, molte persone credono che si debba soffrire per crescere. é un'assurdità bella e buona!
Se cooperi totalmente,
non c'è affatto sofferenza.
Se sei in uno stato di abbandono, invece di
soffrire sarai felice.
Ogni istante sarà un istante di beatitudine e di
benedizione.
Dunque, non scaricare la responsabilità sulla crescita.
La nostra mente è
molto astuta e ingannatrice: dà sempre la responsabilità a qualcuno, a qualcosa, non si assume mai la responsabilità in prima persona.
Tu sei la
causa della sofferenza.

Se ti è possibile, ricorda tre cose.

La prima: se vuoi crescere lascia cadere il passato, perché ogni resistenza deriva dal passato.
Continui a giudicare riferendoti al passato, ma il
passato non è più, è del tutto irrilevante, eppure continua a interferire.

Continui a giudicare in base a quello, continui a dire: "Questo è giusto e quello è sbagliato", e tutte queste idee di giusto e sbagliato, tutti questi giudizi, derivano da qualcosa che è morto.

Il tuo passato cadaverico pesa su di te al punto che ti impedisce di muoverti. Lascialo cadere completamente, e rimarrai sorpreso: la maggior parte della sofferenza scompare.

La seconda cosa da ricordare è: non crearti aspettative per il futuro.
Se ti
aspetti qualcosa, di nuovo creerai dolore, perché le cose non accadono conformandosi a te; le cose accadono in conformità col Tutto.

L'onda, una piccola onda nell'oceano, non può essere il fattore decisivo: l'oceano decide.
L'onda deve restare in uno stato di abbandono.
Se l'onda
vuole andare verso Oriente, inevitabilmente nasceranno dei problemi, e in questo caso, la sofferenza sarà inevitabile.

Se i venti non vanno verso Oriente, se l'oceano non lo vuole, cosa farà l'onda? Soffrirà.
Lo chiamerà destino, dirà che sono le circostanze, le
condizioni sociali, la struttura economica, la società capitalista, la cultura borghese, l'inconscio freudiano... ora le chiami "le sofferenze della crescita".
Ma non stai facendo altro che spostare la responsabilità.


In realtà soffri a causa delle tue aspettative. Quando non sono appagate -- e non lo saranno mai! -- ne deriva frustrazione, ne consegue il fallimento, e tu ti senti rifiutato, come se l'esistenza non si curasse di te.

Lascia cadere le aspettative per il futuro.
Rimani aperto, rimani
disponibile a qualsiasi cosa accada, ma non programmare il futuro.
Non
fabbricare nessuna idea psicologica, nessuna fissazione sul futuro, su come dovrebbero andare le cose: allora vedrai scomparire un'altra porzione rilevante di sofferenza.
Queste sono le due cause fondamentali della
sofferenza.

E la terza cosa: al "Movimento per lo Sviluppo delle Potenzialità dell'Uomo"
manca una cosa essenziale.
Esso cerca di aiutarvi a crescere, ma ancora non
è riuscito a creare in voi uno spazio meditativo.
Per cui rimane una lotta
costante, uno sforzo di volontà, ma non è rilassamento, non è riposo.

Quindi, resta da ricordare una terza cosa, e tutta la sofferenza scomparirà: crea energia meditativa, crea dentro di te uno spazio di meditazione.
Ai
metodi occidentali questo manca, ed è una cosa essenziale.

Ecco perché nella mia comune lo sforzo consiste nell'usare tutti i metodi occidentali di psicoterapia, affiancati da tutti i metodi orientali di meditazione. Forse, oggi questo è l'unico posto in tutto il mondo, in cui l'Oriente e l'Occidente si stanno veramente incontrando, e non è un incontro diplomatico come accade all'ONU.
Qui, questi due emisferi si stanno veramente fondendo,
e non politicamente, non in modo diplomatico, perché un incontro diplomatico non è un incontro, è solo una facciata, una finzione.

Qui sta accadendo un incontro d'amore: l'Occidente e l'Oriente, per la prima volta, vivono una storia d'amore.

L'Occidente ha sviluppato tecniche molto importanti: la Gestalt, l'Encounter, la Primal, la Bioenergetica, e molte altre. E anche l'Oriente ha sviluppato molti metodi: Zazen, Vipassana, la danza Sufi, lo Yoga, il Tantra.
Il loro approccio è diverso, così diverso che entrambi rappresentano
solo una metà del Tutto, per cui a entrambi manca qualcosa.

I metodi orientali sono in grado di creare uno spazio meditativo, ma ti rendono introverso al punto che inizi a fuggire dalla vita; in passato tutti i metodi orientali si sono dimostrati essere un'evasione dalla realtà.
Si
arriva a desiderare di ritirarsi in un monastero, vuoi andare sull'Himalaya, vuoi andare in una caverna chissà dove, e vivere da solo. Questi metodi ti insegnano come stare da solo, felicemente solo: ma a questo punto, qualcosa viene a mancare.

La vita è anche relazione, la vita è anche stare insieme, la vita è anche comunione. é bellissimo essere beati in solitudine, ma questa è solo metà della storia: dovreste essere beati anche quando siete insieme a qualcuno.
E quando siete beati con qualcuno, la beatitudine raggiunge una vetta ancor più alta.
In solitudine sei come un suonatore di flauto, un solista; quando
sei beato in un rapporto, la musica assomiglia a un'orchestra.

L'Occidente ha creato metodi che vi danno un impulso maggiore verso l'essere estroversi.
Vi forniscono sistemi, tecniche per imparare a essere in
relazione, per stare bene nei rapporti con gli altri.
Sono metodi d'amore,
ma manca loro qualcosa.

Arrivi ad apprezzare le relazioni, ma ogni volta che sei solo... e, essenzialmente, tu sei solo.
Sei nato solo e morirai solo; nel centro più
profondo del tuo essere, sei sempre solo.
Per cui, in superficie sei felice,
ma in profondità persiste una sottile corrente di infelicità.
Non sei in
grado di incontrare te stesso, non riesci a stare di fronte a te stesso, non riesci a vederti.

L'Occidente ha fallito perché ha sviluppato solo l'estroversione; l'Oriente ha fallito perché ha sviluppato solo l'introversione. E l'uomo non è né estroverso né introverso.

Vorrei che venisse scritto a caratteri cubitali che la tipologia ideata da Carl Gustav Jung è assolutamente sbagliata.

L'uomo non può essere diviso così facilmente in categorie -- non si può dire che qualcuno sia un introverso e qualcuno un estroverso -- perché l'uomo è una totalità, un essere integro.
Possiede una sfera interiore e una sfera
esteriore, ed entrambe devono essere nutrite, entrambe devono essere appagate.

Quindi, se ti limiti a seguire i metodi occidentali soffrirai molto, perché attraverso di essi non sarai in grado di creare uno spazio meditativo.
Se
segui solo i metodi orientali, potrai creare uno spazio meditativo, ma diventerai assolutamente inutile nel mondo e ti mancherà l'arricchimento che deriva dalla comunione con altri esseri umani.

Qui io mi sforzo di creare la prima sintesi tra estroversione e introversione, e di aiutare l'uomo perché diventi abile in entrambe, simultaneamente.
In questo modo, l'essere umano potrà spostarsi con facilità
dall'estroversione all'introversione, e dall'introversione all'estroversione, non è necessario dividere l'uomo in categorie stagne.

L'uomo può diventare pura fluidità. é tanto semplice quanto l'uscire di casa.
Quando esci di casa, non pensi di
diventare un estroverso.
Quando in casa senti che l'aria si è raffreddata e
all'esterno non ci sono nuvole e il sole può scaldarti, esci: non ci pensi su due volte.
Non decidi: "Adesso voglio essere un estroverso".

Viceversa, se il sole scotta troppo e la calura ti soffoca, non prendi una
decisione ferrea: "Devo rientrare. Ora voglio essere un introverso".
Niente
affatto! Quando il sole è troppo caldo, non fai altro che entrare in casa, e quando all'interno è troppo freddo, esci.
Uscire di casa oppure entrare in
casa non è affatto un problema, perché tu non sei legato né all'interno né all'esterno.

Il mio sforzo qui è aiutarvi a essere liberi sia all'interno che all'esterno, perché voi non siete né la sfera interiore né quella esteriore, siete qualcosa che trascende entrambe.

La sfera interiore e la sfera esteriore non sono altro che parti della vostra personalità; è la casa in cui vivete ad avere un interno e un esterno.
Ma la vostra consapevolezza non ha alcun "interno" né alcun
"esterno".

Dunque, ricorda queste tre cose: lascia perdere il passato, lascia perdere le aspettative sul futuro, e crea una sintesi tra introversione ed estroversione. E tutte le sofferenze scompariranno.

No, il ricercatore spirituale non deve necessariamente soffrire, lungo il sentiero. Soffri perché non sei consapevole delle tue responsabilità. Non soffri a causa della tua crescita.
Soffri perché non sei cosciente delle tue
resistenze, del tuo orientamento al passato, delle tue aspettative verso il futuro, e non sei consapevole del fatto che in te manca uno spazio meditativo.

(Tratto da: "The Book of the Books", 12 aprile 1980)

PS: ho deciso per la prima volta di pubblicare qualcosa che non ho scritto io, piccolo strappo di regola, perchè alcune di queste cose descritte io le facevo anche prima che un amico mi mandasse questo estrapolato di testo, spero possa servire ad altri così me è servito a rafforzare alcune cose in me.

lunedì 19 maggio 2008

Pensieri dal passato




L’odio è come l’amore,

Quello vero non si scorda mai.

(1996)

Ishtar

Queste due righe le scrissi a 16 anni, giusto per farvi capire che la mia mente macina da parecchio a prescindere dai risultati, ora non saprei come etichettare questi piccoli pensieri e chiedo aiuto a voi!


mercoledì 14 maggio 2008

Bozzetto 2

Questo è un altro bozzetto, ed è stato necessario realizzarlo perchè l'immagine tratta da un immaginetta di forma circolare sommata alla mia lacuna di disegno, mi impediva di realizzare correttamente con l'argilla la parte dei gomiti, infatti i primi erano sgorbi.
Con l'osservazione ed impegno sono riuscita a disegnarlo, da li è stato molto più semplice riprodurlo in modo corretto!

E ora metto anche l'immagine del prodotto finito in ceramica.

E per lo spazio musica una canzone che mi piace molto Dolcenera

lunedì 12 maggio 2008

Trentennale della Legge 180


Nel Trentennale della Legge 180
"Ogni persona per ciò che è nel rispetto della dignità e nella libertà!"


Domani 13 magio a Cagliari presso il Teatro "Nanni Loy", Via Trentino dalle ore 9:00 alle ore 18:00 durante la Trentennale della Legge 180 verrà anche presentato il manifesto che alcune assocciazioni hanno stilato come ad esempio per citarne qualcuna l'Asarp, Unasam, sulle 10 questioni fondamentali per la salute mentale da presentare al governo, per il sostengo del quale è partita una raccolta firme.

Ho già aderito e modestamente anche raccolto qualche firma, andando al mare, in un agriturismo per il 25 aprile, diciamo che ho unito l'utile al dilettevole.

Se non riuscite a vedere bene il contenuto della locandina sopra, potrete trovare tutti i dettagli anche nel blog "Associazione 5 Novembre per i diritti civili"

Ecco io domani sarò li tutto il giorno, quindi se non do mie notizie non preoccupatevi, sapete dove sono!



La risposta

Dall'altra parte del cancello


PS: la raccolta firme è stata prorogata fino a settembre, quindi preparatevi quando salgo a Bologna e Roma vi chiederò un autografo per una giusta causa! :-)

Gagliardetto


E dopo tante parole torniamo anche alla ceramica.

Ora cosa sia l'oggetto in questione non è neccesario dirlo, anche se non è un prodotto ancora finito dato che manca un ulteriore giretto al forno con la vetrina che fondendo alla giusta temperaturà gli conferisce l'effetto lucido.

Certo magari dovrei farne anche con l'effetto invecchiato così evito di disturbare troppo il mio maestro...

Ho pensato anche di dare un utilità a questo oggetto infatti se aggiungo un canganetto, comune gancetto, ci si possono persino appendere delle chiavi!

Sarà che io detesto avere molti oggetti soprattutto quelli che definisco inutili e per me una casa dovrebbe essere essenziale ma confortevole, certo io ho uno stile minimal, per cui non è che faccia testo ma tanto non siamo tutti uguali, no?


sabato 10 maggio 2008

Il cuore di una madre

Domenica sarà la festa della mamma, e le uniche righe che ho scritto intitolate "Dolore di Madre", dedicate ad alcune madri coraggiose e dolcissime che ho avuto l'onore di conoscere, cercavo di rendere l'idea di un dolore, il più terribile che una madre possa sopportare:
sopravvivere ad un figlio morto per mano di altri uomini.

Però non vorrei parlare di cose tristi, perchè la festa della mamma dovrebbe essere qualcosa di gioioso...

Anche perchè il cuore di una madre è qualcosa di indescrivibile, e può compiere atti di infinito amore verso altri, ad esempio mi viene in mente l'iniziativa de "Un pozzo per Federico" questa iniziativa al di là da chi abbia avuto l'idea, è un gesto di infinito amore verso altri, nel blog della famiglia di Federico qui troverete anche una bella foto e un video con musica su YouTube.

Un' altra iniziativa che mi è rimasta impressa è quella di Stefania che dopo la morte del figlio Renato, che oggi dovrebbe avere la mia età, ha lasciato il lavoro è ha deciso oltre alla legittima lotta per la giustizia , di fondare un comitato "Madri per Roma città aperta" che ha il compito principale di diffondere la pericolosità del pensiero fascista in vari modi ma soprattutto andando in giro per le scuole confrontandosi stando vincino ai ragazzi che lottano per i diritti civili fondamentali per ogni individuo, amandoli tutti indistintamente rivedendo nei loro sguardi quello del figlio.

A TUTTE LE MAMME vorrei dedicare la canzone che mi è rimasta nel cuore da quando da piccola la cantavo, io l'adoro e si intitola "Mamma son tanto felice".




venerdì 9 maggio 2008

Sospiro

Mi brucia il petto
freme il cuore
e la pelle trema
al tuo pensiero
impossibile desiderio.

Ishtar

giovedì 8 maggio 2008

Al mare



Quando cammino perdo quasi la cognizione del tempo che scorre...
nè fame , nè sete, nè stanchezza mi possono fermare
soprattutto se in riva al mare.

Ero sola con i miei pensieri e la musica
quella non deve mancare...

Sentivo il vento fra i capelli che bagnati
iniziavano ad asciugare,
il ventre scoperto, i piedi nudi
e il sole che picchiettava sulla pelle,
vedevo da lontano le vele dei surf
che aiutate dal vento
cavalcavano le onde del mare.

(05/05/08)
Ishtar

PS: questa foto l'ho fatta io è di una spiaggia di Nuoro di cui non ricordo il nome, è veramente uno spettacolo, il fondale limpido, delle rocce con degli incavi che sembrano delle vere e proprie sculture di arte moderna che accendono la fantasia dell'interpretazione personale.

martedì 6 maggio 2008

Per Elsa





Ti ho vista camminare sulla spiaggia col tuo passo felpato,
eri allegra perchè vicino al tuo mare,
perchè come ogni sirena non puoi stargli troppo lontana.

Ti sei poi dovuta allontanare da lui
ed hai iniziato a pensare
e per non perdere le emozioni
che lui ti ispirava
hai iniziato a scrivere
con lo stesso passo felpato:
delle tue immersioni negli infiniti abissi,
della felicità che ti avvolge
quando le acque avvolgono il tuo corpo,
e della tristezza che arriva
osservando quello che invece accade fuori dall'acqua...

Allora hai iniziato ad urlare:
o mare non mi lasciare
o mare non ti allontanare
perchè lontano da te
la vita che mi circonda
non è colorata e armoniosa
come quando sto con te.

(05/05/08)
Ishtar

Dedicato ad una sirena, che è anche la mia sorella di tastiera, che attraverso i suoi versi mi rispecchia in lei, come tra i miei lei si riversa in me.

lunedì 5 maggio 2008

Il cammino




Nessuno poteva credere che fosse finita,
i loro sguardi di infinito amore

risplendevano in ogni dove,

anche se erano così diversi:
lei la luna,
lui il sole.
Ma le energie si erano modificate
e le loro strade si erano d'improvviso staccate.
Solo il tempo lo dirà

se un giorno il cammino
insieme
li ricondurrà,
ma ora è tempo di camminare soli.

Chi vivrà vedrà.

(03/05/08)
Ishtar

sabato 3 maggio 2008

A voi con amore


Una melodia alle volte è il mio angelo ispiratore,
mi libera la mente
e fa fluire il cuore
che scorre nei miei versi
senza apparente destinazione.
Le parole giocano
quasi impazzite,
creano una danza di colore
che arriva in ogni dove
e le sfumature ne fanno quasi percepire
il sapore.

(03/05/08)


A tutti voi che mi siete vicini sinceramente,
con Amore
, Ishtar

giovedì 1 maggio 2008

Preghiera




O mio Signore aiutami tu
illumina il cammino
che i miei occhi offuscati
non vedono più,
scaccia amorevolmente
i cattivi pensieri
affinchè accetti
il destino
che mi hai assegnato.

(01/05/08)

Ishtar


Non avevo mai scritto prima d'ora una preghiera al Signore, ma era un modo per farvi capire in che modo io vivo la mia fede.
Lui sa che io non sono una figlia perfetta, che segue i precetti e va a messa!

Seguo o meglio cerco di rispettare i due comandamenti più importanti:
-ama il prossimo tuo come te stesso
-e non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te.

Ma mi ascolta e alle volte accoglie le mie preghiere.

Ogni volta che devo fare una scelta, fare un discorso in pubblico e le mie parole potrebbero avere un peso, chiedo a lui di illuminarmi, di fare che ad uscire fuori dalla mia bocca siano le sue di parole e che comunque venga fatta la sua volontà!

E il santo che mi protegge da quando ero piccola è San Francesco D'Assisi.


Precisazioni

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Buona lettura e buon divertimento!