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venerdì 30 novembre 2007

Ispirazione

Ti sento
nonostante il tempo,
ti percepisco
nonostante le distanze,
ti avverto
e non so perchè
ma forse è troppo presto
e solo il tempo
dirà il perchè di tutto questo!

(30.11.07)
Ishtar

giovedì 29 novembre 2007

Gesù

Questo basso rilievo l'ho tratto da un immaginetta che una mia cara amica, attualmente nel convento di clausura, mi ha regalato.
Non è stato facile riuscire a farlo decentemente e rispettando l'immagine autentica, ho dovuto prima disegnarlo accuratamente e solo allora sono riuscita a rendergli giustizia!
Almeno spero!

Padre Pio


Questo per l'appunto è la raffigurazione di Padre Pio.
Prima di farlo in sfoglia di ceramica, io lo facevo su sfoglie anodizzate di rame.
Queste sfoglie o fogli, si trovano in commercio in qualsiasi cartolibreria e iniziai ad utilizzarli dopo che mio fratellino iniziò ad untilizzarlo a scuola.
Io vidi questa tecnica e la adattai alle mie esigenze e gusti.
Devo dire che ne ho venduto qualcuno realizzato così e l'ultimo pensate lo vendetti dal dentista all'odontotecnico che stava curando mia madre.
Tutto è capitato casualmente tra una chiacchera e l'altra gli mostrai la versione immaginetta piccola da tascino, e lui dato che la moglie era molto devota a questo santo me lo acquistò la volta sucessiva appena lo vide grande!
Se fosse sempre così...

mercoledì 28 novembre 2007

Cristo


Questa immagine del Cristo è nata dopo che disegnai la locandina del film di Mail Gibson.
Più che la locandina quello che mi ha ispirato è l'immagine di una rivista in cui stavano preparando per il trucco l'attore principale, decisi allora di provare a disegnarlo su un foglio e poi utilizzando la tecnica del graffitto, ho realizzato questo prodotto.
Ovviamente ho utilizzato anche il metodo della sfoglia e dopo il primo prototipo mi sono decisa a realizzarne lo stampo in gesso.
Lo stampo non è altro che uno modo per riprodurre più velocemente un prodotto, in questo caso è molte semplice da realizzare ma per certi prodotti le cose si complicano!
Ovviamente questi sono passaggi di una ceramica artigianale, e fare stampi ne è il mio forte, ne mi piace tanto, ma ti velocizza il lavoro quindi, quando riesco come in questo casto, li realizzo da sola, se no vado a chiedere aiuto al mio maestro che è un ottima persona sempre disponibile.

martedì 27 novembre 2007

Angioletto

Questo angioletto prima di realizzarlo ho dovuto prima elaborarlo nella mia testa.
Troppe versioni c'è ne sono e io come sempre non volevo assolutamente copiare ne tantomeno emulare nessuno!
Poi un giorno vidi un immagine che mi ha ispirato, ho provato a disegnarlo e poi mi sono messa all'opera.
Questo piccolo angioletto l'ho immaginato e realizzato pensando ad un bimbo che beato nella sua dolce innocenza si avvolge in una coperta di nuvole, che lo avvolgono dolcemente quasi fosse in un altro mondo di cui nessuno sa tranne lui!
Anche la forma circostante che rappresenta il cielo doveva dare l'immagine di una nuvola.
Ci sarò riuscita a rendere questa idea nel pratico?
A me piace!

sabato 24 novembre 2007

HO UN' INTOLLERANZA EPIDERMICA X SOPPRUSI E INGIUSTIZIE

Si è proprio così!
Ho un intolleranza epidermica, quando mi capita di vedere uno dei tanti sopprusi a cui quasi nessuno si oppone è il mio corpo che reagisce!
Non riesco a fare finta di niente a farmi i cavoli miei come alcuni potrebbero dire!
E' più forte di me non p0sso farci nulla!

Ma per rendervi al meglio l'idea vi racconto alcuni episodi concreti.

Un giorn0 andai ad accompagnare mia madre a fare una visita in un ospedale in cui non ero ancora andata. La prima cosa che facemmo è stata passare all'ufficio delle prenotazioni per verificare l'orario dell'appuntamento, le 11, e chiedere dove esattamente si trovasse l'ambulatorio.
Arrivati in ambulatorio con tanta gente che aspettava, tra le chiacchere ho sentito che c'era una persona che per fare la stessa visita di mamma veniva da parecchio lontano, e si augurava di essere visitato almeno entro le 12:30, se no per tornare a casa sua avrebbe dovuto aspettare la prossima macchina che sarebbe arrivata non prima delle 19.
Dopo la prima mezz'ora stufa e seccata dell'attesa ingiustificata, ma anche in pensiero per questo signore ho iniziato a bussare a tutte le porte ma non c'era nessuno, mi sono spostata dal reparto fino a che non ho incontrato un infermiera a cui ho raccontato la situazione e gentilissima ha chiamto nel reparto in cui probabilmente si doveva trovare il medico. Le chiamate e i solleciti grazie alla collaborazione di questa gentile infermiera sono stati parecchi. E parlando mi ha persino raccontato che il medico in questione era solito far attendere in base ai propri comodi i pazienti e che gli orari degli appuntamenti li aveva dati lui personalmente.
Vi racconto tutto questo per far capire bene a tutti la situazione.
Comunque dopo varie insistenze, il medico alle 12:30 si era finalmente degnato di "onorarci" della sua presenza, ma sciente delle lamentele che non sapeva fossero arrivate da una donna, si è presentato scortato da due infermieri.
La prima cosa che abbiamo fatto è stato fare entrare la persona che doveva riuscire a rientrare a casa sua in un orario decente, poi arrivò il turno di mia madre:
io inizia a lamentarmi e lui per zittirmi, secondo lui, mi ha fatto delle veloci scuse giustificandosi dicendo che le chiacchere avrebbero ritardato le visite!
Ma io non ero soddisfatta! Ho aspettato che visitasse mia madre facendo in modo che si tranquillizzasse e in più riprese a cui sono seguite varie scuse, ho detto quello che volevo dirgli:
se devo aspettare è mio diritto sapere il perchè e se si tratta di un urgenza sono la prima a capirlo, ma che mi si dia un appuntamento ad un ora e poi le visite inizino di molto più tardi non mi sta bene!
Risp del medico: ma guardi che prima delle 12:30 non posso iniziare le visite è sicura che l'orario sia giusto?
Io: si, più che certa è la prima cosa che ho verificato al terminale all'ingresso dell'ospedale, quando siamo arrivate.
Risp del medico: allora deve essere stata la mia infermiera.
Io: allora la prossima volta ne parlo con lei perchè non sopporto ne mi faccio prendere in giro da nessuno se lei non può visitare prima di una certa ora che gli appuntamenti e gli orari vengano dati a partire da quell'orario.
Risp medico: scommetto che non è fidanzata!
Io: si e anche felicemente da tanti anni e anche lui ha un carattere tosto!

Morale della favola per un attimo l'ho fatto scendere dal piedistallo dal quale si ergeva ma la cosa che più lo ha disturbato che a farlo sia stata proprio io una giovane donna!
Come stavamo andando via abbiamo ringraziato le infermiere che ci avevano aiutato a sollecitare sua maestà a compiere il lavoro per il quale è pagato da tutti noi, e loro hanno ringraziato me perchè nessuno lo aveva mai trattato così, dato che era ormai una sua abitudine!

Una volta invece mi sono innervosita perchè rientrando da un altro ospedale mia mamma mi ha raccontato che dopo aver chiesto gentilmente ad una caposala se per fare i prelievi poteva venire 5/10 minuti più tardi del solito per problemi, lei con fare maleducato e sgarbato le ha detto: no! Deve essere qui alle 7:00!
Secondo voi cosa è successo?
Bene il giorno a quell'orario ci siamo presentate insieme, lei era la prima ma per mia gioia ancora non avevano iniziato a fare i prelievi, Perchè? Ma perchè non erano riusciti a trasportare una cartella clilnica da due stanze più indietro!
Allora sono andata da una parte all'altra per capire chi non era riuscito a compiere un atto così complicato e difficile essendo già le 7,15 da impedire l'inizio di semplici prelievi.

Feci talmente tanto casino che arrivò il primario in persona!

Quando arrivò con fare superbo di chi vuole placara il mio animo giovane e impaziente, io gli dissi le seguenti paroline:
io non mi sto lamentando perchè non sono in grado di pazientare, ma perchè la sua caposala alla semplice richiesta di mia madre, di poter venire 5/10 minuti in ritardo per i prelievi a cui avrebbe potuto semplicemento rispondere con un no, si è rivolta a lei con fare sgarbato dicendo che doveva presentarsi alle 7:00, noi siamo arrivate esattemente a questo orario ma ora che sono le 7,15 mi chiedo come mai non si sia ancora iniziato a fare nemmeno un prelievo?

Conseguenza: la caposala ha iniziato a sorriderci e a diventare molto gentile, anzi dopo ha fatto persino accompagnare mia madre da un infermiere per farle fare la visita che avrebbe dovuto poi fare, prima!

Ma ci rendiamo conto! C'è tanta gente a spasso senza lavoro molto competente e questi che dovrebbero sentirsi fortunati, si credono chissà chi?
Ma nessuno gli ha spiegato che se loro lavorano devono solo ringraziare che ci siano dei pazienti!

E termino raccontandovi l'episodio in cui mi sono presa contemporaneamenta una soddisfazione e tolta un sassolino dalla scarpa che da troppo tempo mi dava fastidio.

Un giorno mia madre si reca al comune dove siamo residenti, io ho un conto in sospeso con loro anche se per lungo tempo gli ho lasciati credere che così non fosse, quindi questa è stata l'occasione per mandare loro un messaggio chiaro!

Al comune doveva fare un documento, poi mi chiama e mi informa che non glielo possono fare perchè l'assessore era impegnato, io le chiesi se era andata nei giorni e negli orari indicati fuori dall'ufficcio e mi rispose di si allora mi feci passare l'impiegato.

Io: vorrei sapere se fuori dall'ufficcio c'è un avviso in cui si comunica ai cittadini che oggi per problemi di non so quale natura il foglio in questione non può essere rilasciato
Impiegato: no.
Io: mia madre è invalida civile e già per questo non dovrebbe attendere nemmeno un attimo per avere il certificato, in più è cittadina italiana e residente e le tasse che paga servono proprio affinchè eraghiate i servizi, quindi se mia madre non torna a casa col documento perchè l'assessore è tropppo impegnato per fare una firma...
Impiegato: ma l'assessore sta lavorando non sta giocando...
Io: a me non importa minimamente cosa sta facendo l'assessore, se non lui o chi per lui dato che esiste una gerarchia e i sostituti, riferisca all'assessore che, nome e cognome mio scanditi appositamente per rimanere impressi, sto andando a denunciare il disservizio al comando di polizia con tanto di suo nome e congnome!
Impiegato: no non è il caso di riferirglielo...
Io: si invece glielo riferisca tranquillamente ci tengo, e sappia che lo faccio veramente, se dico una cosa le assicuro che la faccio!

Mia madre era imbarazzatissima, l'impiegato era contentissimo e gli ha stranamente fatto i complimenti per il mio carattere, dato che la discussione è avvenuta tramite telefonata, ha ricevuto le scuse dall'assessore ed è tornata a casa con ciò che era un suo diritto ottenere!

venerdì 23 novembre 2007

Perchè il Sole?

Vi starete chiedendo come mai un titolo simile!
Vi rispondo subito!
Io ho un concetto di originalità che se seguito molti farebbero la fame a livello lavorativo, ma per me chi crea dovrebbe fare oggetti diversi dai soliti che si possono trovare ovunque.
Per me è nato tutto con una sfida, tanto per cambiare!
Si! Mia cognata un giorno mi dice che aveva visto un sole meraviglioso e mi chiede se sarei riuscita a farglielo uguale.
Incuriosita andai a vedere questo sole che in realtà non era altro che uno dei tanti soli ottenuti con un pò di gesso in uno dei tanti stampi che chiunque può comprare, che tra l'altro era solo abbazzato e persino il modo in cui era colorato non era nulla di speciale.
Io potevo fare di meglio!|
E così una domenica mattina iniziai il mio primo sole, che non è questo che vedete, questo è l'ultimo e ne sono pienamente soddisfatta!
Il giorno ero particolarmente ispirata, iniziai la mattina, mi venne a interrompere mia madre per pranzare, poi continuai fino alla sera, con meticolo e precisione, era bello grandetto e mi piaceva, non era uguale ne simile a nessun altro sole in circolazione, ed è stata una bella soddisfazione.
Poi dopo la cottura, cercare di dargli dei colori e abbinarli in modo che si potesse ulteriormente distinguere da quelli in commercio.
Ricordo che utilizai dei toni caldi e delle pennellate decise per creare dei contrasti, ma poi, dato che era destinato ad una persona con gusti più delicati, ho attenuato il tutto utilizzando il dorato.
Ovviamente mia cognata era soddisfatta, io lo ero di più!
Perchè oltre ad aver reso un oggetto banale, diverso, seguendo il mio stile, sono riuscita ad adattarlo ai gusti della destinataria.
Quello che vedete illustrato nella foto soprastante è la versione ultima piccola, non tutti amano gli oggetti ingombranti, io per prima!
Ma i colori e i contrasti che ho messo rappresentano il mio stile!
So che non è perfetto, ma non ho nemmeno le basi di un liceo artistico, ahimè sono purtroppo una ragioniera amministrativa!
Almeno nelle carte, anche se possiedo una qualifica di ceramista!

giovedì 22 novembre 2007

Forma astratta

Questa è una forma astratta che ho realizzato col tornio.
Per chi non avesse idea di cosa possa essere un tornio, e magari ha visto almeno una volta il film Ghost, è quello strumento che gli attori principali hanno utilizzato con la scusa di modellare l'argilla per iniziare i preliminari!
Insomma è quel macchinario che serve a realizzare forme di base tondeggiande, grazie allo sfruttamento della forza centrifuga attivata da un pendale... con due dischi più o meno grandi uno sta in basso e l'altro in alto serve proprio come piano sul quale modellare durante il movimento l'argilla.
Vi posso assicurare che ci si sporca abbastanza e questo è forse uno dei lati che mi infastidisce.
Dietro a questo prodotto c'è un aneddotto: l'ho realizzato a fine corso di ceramica artigianale regionale, con le mie sole mani.
In questo corso il tornio era previsto solo per pura conoscenza e non bastano di certo 9 mesi per poter realizzare un oggetto completamente in autonomia, contando che non possiedo un tornio in casa e che potevo esercitarmi tra una pause e l'altra dell'insegnante occupato nel suo lavoro.
Vi starete chiedendo quale sia l'aneddotto, un momento vado a spiegarvelo!
Durante il corso rimasi affascinata da questo strumento, un pò come il resto della corsiste e vedendo il modo in cui pazientemente mi sopportava Roberto, così si chiama il maestro, e prendendomi in giro dicevano che non sarei mai riuscita a imparare ad utilizzare questo strumento. Così mi hanno lanciato una sfida e certa che non ne sarei uscita sconfitta, con pazienza ho coltivato l'obbiettivo di realizzare entro la fine del corso un oggetto in tutte le fasi da sola.
Loro stupidamente si accontentavano, corrette dalle mani esperte di Roberto di ottenere subito un prodotto, io la pensavo diversamente.
Dovevo capire e imparare a farlo autonomamente.
Ricordo che lasciavo i lavori che ci assegnava il fratello, l'altro maestro, per andare a osservarlo mentre lavorava tra una chiacchera e l'altra.
Lui capiva che volevo imparare, e quando poteva mi faceva mettere al suo posto.
Io però dovevo fare a modo mio, non gli permettevo di mettere le sue mani per correggere la possibile forma, fermavo il tornio gli chiedevo di farmi vedere quale posizione esatta dovessero assumere le mie mani e poi facevo ripartire la macchina. Che uscisse un prodotto o meno l'importante che io avessi assimilato la postura giusta delle mani per non ripetere poi l'errore. Questo ovviamente innervosiva Roberto ma poi è stato contento quando ha notato che pian piano iniziavo ad apprendere le varie fasi.
Dopo le prime fasi di lavorazione siamo passati a costruire tal volta una forma come il piatto, oppure una ciottola ma il mio obbiettivo era realizzare la bottiglia, la più difficile!
A fine corso ci riuscì con mia immensa soddisfazione e sbigottimento delle mie colleghe!
Ora non posso dire che sono bravissima e so fare tutto, c'è una fase in particolare in cui mi devo esercitare bene ma saper realizzare un oggetto in piena autonomia, a detta anche di Roberto, è stato veramente un successo per il tempo che ho impiegato per riuscirci!
Occorrono anni di paziente esercizio per diventare dei tornitori professionisti, e io non lo sono affatto perchè il vero tornitore utilizza pochissima argilla e in breve tempo realizza una forma... e tanto di più, ma il primo passo per procedere autonomamente l'ho fatto!
Non possiedo un tornio ma quando potrò me ne comprerò uno e riprenderò ad esercitarmi e da tanto ormai che non ho quel contatto così diretto con l'argilla, anche se ogni volta è fastidioso sentirsi le mani e le braccia zuppe di questo materiale!

mercoledì 21 novembre 2007

Quadro in sfoglia di ceramica


Questo quadro in sfoglia di ceramica, è nato per caso dopo un esercitazione di riproduzione, fai da te.
Questo perchè ho dovuto fare la ragioneria, il liceo artistico per i miei non era una scuola, se poi contiamo che non era proprio vicino casa...
Comunque dopo un esercitazione di riproduzione cartacea, mi è venuto in mente di fare una prova sulla sfoglia di ceramica.
La sfoglia di ceramica altro non è che un pezzo di argilla tirata a sfoglia col mattarello.
Questo è l'unico modello fatto fin ora e ho già notato che dovrò utilizzare colori più forti per evidenziare la screziatura e l'intreccio di colori dei tulipani, ma per dire che era una prova, posso essere soddisfatta!

martedì 20 novembre 2007

A proposito di me...

Quanta tristezza mi riempie questa giornata,eppure nonostante il vento, il sole splende sereno.
Vorrei staccare la mia anima dal mio corpo e vagare nei cieli infiniti,sono sicura che nonostante il freddo starei meglio in compagnia del vento.

Sembro fredda come una calotta di ghiaccio ma sciolgo più svelta della carne che cuoce al fuoco;sembro un libro complesso e difficile, ma basterebbe tentare di leggermi per davvero per essere più comprensibile.Sembra quasi che in una giornata di ciel sereno una nuvola abbia scelto me come luogo di approdo delle sue acque,che nonostante il vento continua a versare su di me.

(30/01/99)

Ishtar

Amicizia


Parlo dell'amicizia oggi prima di tutto perchè per me è molto importante, insieme all'amore e alla famiglia, e poi perchè da poco mi è capitata una cosa piacevole che conferma questo sentimento reciproco da parte di due mie amiche.

Infatti qualche giorno fà era il compleanno della prima amica, le distinguerò così per semplificare le cose, sono passata a casa sua a portarle un pensiero, che come mi ha confermato l'ha stupita, e io sono una delle poche persone che lo sanno fare, del resto sono un osservatrice che si muove con largo anticipo, prima che me ne andassi mi ha detto: torna presto che mi manchi!
La seconda invece ha incontrato casualmente mio fratellino, e dopo avergli chiesto mie notizie e spiegato che aveva perso oltre al cellulare il mio numero, gli ha detto: dammi il numero di tua sorella che mi manca!

Queste sono bellissime conferme di affetto sincero sicuramente ricambiato, sono le piccole ma importanti soddisfazioni e gioie della vita, quelle che contano davvero!

Certo è logico che dicano questo, dato che d'inverno vado in letargo e sparisco anche per lunghi periodi!
Ma dicendola tutta non solo d'inverno!
Sparisco e basta, sono fondamentalmente una solitaria che non disdegna la compagnia di pochi.
Ma per fortuna lo sanno e lo capiscono!

Devo dire che sono molto fortunata in questo senso, posso contare sull'amicizia di almeno 10 persone, e badate bene che parlo di amicizie non di conoscenze!
Dico questo perchè capita che nella tuo cammino di vita incroci diverse persone alcune potenzialmente amiche, ma è solo il tempo che lo dirà.

Io amo le persone vere e schiette, profonde e sensibili, che vanno oltre le apparenze, non si accontentano di sopravvivere, educate e civili, che non hanno paura di prendere posizione in discussioni e nella vita in generale, più hanno un carattere forte e più mi ci trovo bene, e soprattutto quasi mai mie coetanei..

I miei amici, sono persone speciali, vere, profonde con cui potersi confrontare anche su idee diverse con rispetto e stima reciproca e su cui sui posso sempre contare.

Ora non mi sembra il caso di fare l'elogio di tutte le mie amicizie anche se lo meriterebbero, le ho incontrate in vari momenti e circostanze della vita, alcune le conosco da bimba, praticamente giocavamo insieme, e ancora oggi ci vogliamo bene!

Per me l'amicizia nasce all'improvviso e va saputa coltivare nel tempo, è un sentimento importante e pensate che col mio migliore amico mi ci sono fidanzata!
E' un sentimento spontaneo, capita, e cresce poco a poco.
E' qualcosa che ti fa star bene, e che ti ferisce l'anima quando arriveranno le naturali incomprensioni che servono a far crescere il rapporto, fa la differenza quando stai male.

Penso che capita di incontrare delle persone in cui ti riconosci che stimi e ti ispirano fiducia, e di questi tempi è difficile potersi fidare di qualcuno! Ecco perchè gli amici sono importanti, sono rari!

Come riconoscere un amico è piuttosto semplice: ti accetta per quello che sei veramente, non ti giudica, ma ti consiglia e quando serve ti tira le orecchie e ti fa la predica, ti aiuta senza che tu lo chieda perchè conoscendoti sa capire al solo sguardo o dal tono della voce, come stai, ci trascorri volentieri del tempo insieme, non è indiscreto o invadente, non pretende nulla e sa custodire gelosamente i tuoi segreti!

sabato 17 novembre 2007

Il Natale


Si avvicina il Natale, il lato commerciale di questa che dovrebbe essere la festa dedicata alla famiglia, si percepisce in ogni parte della città, festoni e luci colorate sono da tutte le parti persino nei supermercati.

Tutti si affrettano a comprare i regali o a immaginare cosa desiderebbero ricevere, e come agghindare la propria casa.

C'è chi pensa che il regalo sia un pò un simbolo di affetto da dimostrare con cifre astronomiche, e anche se non se lo possono permettere economicamente, pensano: con la carta di credito pago il mese prossimo chi se ne frega, e sperano di fare un figurone con le persone destinatarie del dono aspettandosi in cambio lo stesso trattamento.

Ogni bimbo sta già pensando a cosa scrivere nella lettera da consegnare a babbo natale, ma difficilmente chiederanno un dono che sia per un'altra persona, non per colpa loro ma perchè certi valori come l'altruismo per il prossimo meno fortunato e sull'orlo dell'indigenza, non arriva dai genitori che dovrebbero dare semplicemente l'esempio.

Poi c'è chi fa a gara per dimostrare la propria generosità almeno una volta all'anno, se no sarebbe troppo! Evvai con la raccolta della spesa nelle piazze seguite dalle telecamere, fare la spesa da portare in chiesa...
Quanta ipocrisia!
Come se metter tasca al portafoglio per una volta all'anno potesse migliorare in qualche modo la vita di chi è in condizioni non proprio fortunate, eppure ci sono tanti modi, non necessariamente dispendiosi, per contribuire concretamente al sostentamento di tante persone.

Ad esempio, ora mi viene in mente che le occasioni per fare regali in un anno sono tante e perchè non optare per un oggetto di artigianato di una bottega che sceglie di adottare il commercio equosolidale, in cui i produttori avranno un giusto compenso e non come capita sempre in questo mondo egoista, una cifra irrisoria, che avvantaggiano gli imprenditori già ricchi da fare schifo!
Un'alra semplicissima cosa è non buttare via ciò che non si usa più, ovviamente se sono in buone condizioni, ci sono persone che buttano oggetti di vario genere e utilità solo perchè hanno voglia e la possibilità di cambiarli.
Questo mi fa imbestialire perchè da un lato si riempiono le discariche, dall'altro potrebbero essere destinati tramite le missioni, a persone che non hanno proprio nulla, ma non pensiamo solo ai paesi del terzo mondo, perchè dalla mancata tutela del consumatore nel periodo dell'introduzione dell'euro, in cui per legge non si potevano aumentare i prezzi per dieci anni con l'obbligo nello stesso periodo dell'esposizione del doppio prezzo, cosa che sicuramente ha avvantaggiato coloro che in quel periodo dovevano tutelarci...
Quante famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese, pensionati che non sanno come sopravvivere, e tutto avviene attorno a noi, nell'indifferenza di chi sta comunque bene.

Io personalmente detesto lo sfarzo, molti lo utilizzano per dimostrare chissà cosa agli altri e vedere un presepe i cui personaggi hanno delle vesti principesche che si adattano meglio con l'arredo della propria casa! Alberi pomposi, enormi, pieni di palle preziose che con quella cifra si sarebbero potute sfamare tante famiglie, e festoni per tutta la casa a più non posso.

Personalmente non amo ricevere regali, trovo inutile spendere per fare un dono più o meno costoso, quando poi non ti vedo tutto l'anno o non sai nemmeno quale è il mio piatto preferito o non ti accorgi quando sto male, perchè se non sei attento a queste cose, di me non te ne frega nulla e non è così che dimostri di volermi bene, anzi pensi solo alle apparenze.

A me piace rinnovare i colori della casa cambiando tovaglie tende per abbinarle tra loro... ma non sopporto festoni ghirlande all'americana, tantomeno l'albero di natale.
Una cosa che amo fare è il presepe, ogni hanno per ore con cura e luci che evidenziano i personaggi al calar della notte, e il muschio sempre lo stesso naturale, che da quel tocco reale a un simbolo che rappresenta la sacralità della famiglia.

Un mio rito personale per il natale è aiutare mia madre a preparare stuzzicchini vari come antipasti e il primo, che faccio sempre io.
Si perchè sono molto golosa ma esigente e quindi anche per accontentare il mio fidanzato preparo la pasta al forno.
Faccio un sugo molto elaborato nulla a che fare col ragù alla bolognese, lo preparo alla sarda, diciamo così e almeno mi auguro! Preparo un soffritto di verdure rigorosamente fresche da far imbiondire con l'olio exstra vergine, aggiungo due tipi di carne, salsiccia e macinato misto, poi il sugo, rigorosamente pelati, se no il gusto cambia notevolmente, sale e spezie. Ne preparo in abbondanza perchè una teglia la prepara a suo gusto mia madre ma modestie apparte quella che va a ruba è la mia!
Certo io uso solo certi ingredienti non pasticcio ne mischio varie cose, ma mia madre è insuperabile quando prepara i ravioli fatti in casa! Però il sugo lo preparo sempre io, lei ama il sapore agrodolce, mentre noi preferiamo il gusto più salato!
Stiamo tutti in famiglia, due chicchere, qualche litigio di rito, quando si è in tanti è inevitabile, un brindisi tra una pietanza e l'altra, poi alla mezzanotte, quando ci arriviamo si scambiano i doni, ma questo è irrilevante!

venerdì 16 novembre 2007

Apparenze







Per alcuni le apparenze sono molto importanti.
C'è chi arriva ad annullarsi completamente pur di mantenere le apparenze, quelle della convenienza, quelle che fanno si che la "gente" ti consideri come tu vorresti.
Certamente questo avviene quando non si accetta la propria personalità e non si capisce che il pensiero che gli altri inevitabilmente si faranno di noi non solo è irrilevante ma se gli dai peso ti impedisce di vivere come si dovrebbe, cioè essendo se stessi.

Capita spesso che questo succeda a molti adolescenti che non riescono a farsi accettare dal "gruppo" che per quell'età difficile, ha il suo peso.
E' capitato anche a me di non essere accettata, e stupidamente ho cercato di adeguarmi agli altri inutilmente. Ero sempre la diversa che non seguiva il gruppo, ma le proprie idee, che andava bene a scuola senza molti sforzi o ore di studio, non vestivo alla moda ne griffata, in più avevo una parlantina che non faceva di me sicuramente una simpaticona, se poi aggiungiamo che non ero neppure bella...
Tutto questo mi ha fatto soffrire parecchio, mi sentivo sola e incompresa ma mi ha anche fortificato e insegnato tanto.

Poi col tempo ho capito che cambiare non serviva a nulla e che dovevo imparare ad accettarmi io, prima di tutto, per quella che ero e se qualcuno mi voleva bene mi avrebbe accettato semplicemente così come ero.
Inoltre come capita durante l'adolescenza da brutti anatroccoli si passa a piccoli cigni e ci si prendono delle piccole rivincite personali su chi non ti considerava, i ruoli si erano invertiti ora potevo farlo io.

Ora non vorrei esser considerata normale, primo perchè chi è che lo stabilisce e poi per me questo termine è adatto a quelle persone che non hanno il coraggio di far valere le proprie idee e si accontentano di vivere seguendo la scia di un gruppo.
Proprio come le pecore che fanno tutte le stesse cose! Poverine!

Certo tutto questo è servito anche a capire che le apparenze, l'aspetto fisico, sono solo un inizio e se non si ha contenuti il più bello del mondo diventa presto un manichino inutile e noioso.

Ma è notevolmente preoccupante se chi subisce questa influenza sono delle persone adute che dovrebbero avere una loro personalità e incurarsi dell'opinione che gli altri possono avere.
Non dico che questo sia semplice perchè in molti ambienti se non vesti o ti comporti in un certo modo, rischi di isolarti da tutti, ma se sono riuscita a superarlo io, durante l'adolescenza in cui tutto è più amplificato e ne sono uscita più forte, facciamoci coraggio e cerchiamo di essere noi stessi.

Se penso come apparivo prima e lo confronto come appaio agli altri adesso, penso sia cambiato solo l'aspetto più gradevole, ora non passo più inosservata, anche senza un filo di trucco ma quello di cui sono più felice è che la mia personalità non è da meno, frutto sicuramente di una consapevolezza di me stessa che non avevo, e che magari ora me ne frego altamente prima ci stavo male.

Tutto questo senza seguire le mode o spendere cifre astronomiche per vestire griffato, l'importante è avere un proprio stile e sentire le cose che indossiamo.

Oggi mi sento ripetere che a primo impatto sembro un'altezzosa con la puzza sotto il naso poi come si ha modo di conoscermi si capisce che era solo un'apparenza, con chi mi va a genio sono molto tranquilla e alla mano se no, consapevole di quello che pensano di me, rimango sulle mie con aria superba, così non avranno voglia di continuare la mia conoscenza.

Il mio motto è meglio pochi ma buoni! E ancora, meglio soli che male accompagnati!

mercoledì 14 novembre 2007

La seduzione


Qui in questo spazio virtuale del mio pensiero, seppure mi interesso a tematiche politico-sociali, non ho voglia di trattarne per il momento.
Questo è uno spazio in cui racconterò i lati del mio carattere che condivido con pochi, magari scrivendo di argomenti piùttosto frivoli rispetto a ciò che accade nel mondo che ci circonda.

Oggi come si capisce dal titolo vorrei parlare della seduzione perchè credo che siano rimasti veramente in pochi tra uomini e donne in grado di sedurre veramente.

Ma state attenti che per me la seduzione non ha nulla a che fare con la scontata galanteria: del tipo regali, baciamano, aprire una portiera e via dicendo...se poi avete letto il post sul romanticismo saprete che a me sta completamente indifferente.

Purtroppo ormai va di moda il vedo e concedo tutto e subito, perdendo il gusto del mistero dell'attesa, della voglia di scoprire veramente una persona, sembra quasi ci si accontenti di possedere un corpo, bello anche se estraneo, quasi a voler collezionare conferme come un tempo si usava accumulare le figurine!

Eppure io trovo la seduzione veramente stimolante!
Perchè ti metti in gioco e allo stesso tempo a nudo nel profondo dell'anima, se la persona in questione è quella giusta!

Ma non pensiate che siccome io sono fidanzata l'argomento non mi riguardi da vicino, anzi per tenere viva la fiamma della passione, della voglia di continuare a conoscersi, scoprire lati ancora sconosciuti e stare insieme giorno per giorno, la seduzione è fondamentale!

A questo punto vi starete chiedendo cosa è per me la seduzione e ora proverò a spiegarlo.

Per me sedurre una persona significa osservarla attentamente mandare dei messaggi con sguardi più o meno furtivi, sorrisi, delle piccole conferme, affinchè si passi alla conoscenza vera e propria della persona, e di sicuro non si seduce nessuno fingendo di essere quello che non si è.

Sedurre è anche riempire di piccole attenzioni e gesti che non devono mai e in nessun modo esser invadenti o troppo audaci, così si lusinga veramente una persona evitando di fare complimenti che io personalmente non amo ricevere, ma se proprio sentite di farne uno fatelo in maniera intelligente e sincera.

Potrei quasi paragonare la seduzione ad una partita di scacchi in cui due giocatori ad armi pari, se no che gusto c'è, cercano di arrivare vincenti, solo che in questo caso non esistono regole precise e non ci sono vincitori ne vinti, perchè male andando hai conosciuto una persona che potrebbe un domani esserti amica!

Io non so se sono una seduttrice non potrei dirlo, dovrei chiederlo alla mia dolce metà, in questo caso sono io ad essere stata sedotta!
E poi non mi riconosco nel ruolo di una fatalona che organizza uno strip al proprio uomo, mi auguro di poter sedurre con armi più stuzzicanti senza scadenza di tempo come è quella della fisicità.

Poi col tempo conoscendo meglio la persona che ti sta affianco capisci i suoi gusti è più semplice sedurlo, è importante aggiungere un pò di fantasia in quel che si fa per spezzare la monotonia che col tempo logora, ma sopprattutto non perdere il lato giocoso del bambino che sta dentro di noi.

A questo punto mi chiedo: cosa è più seduttivo della complicità?

domenica 11 novembre 2007

Il Romanticismo



Se c'è una cosa che non mi appartiene è il romanticismo, ovviamente non parlo del periodo storico!
Non mi aspetto che un uomo mi apra la portiera mi faccia passare per prima, mi riempia di complimenti o regali. Non mi interessa nemmeno se si ricordi o meno gli anniversari, l'importante che non dimentichi il mio compleanno per farmi le coccole in quantità ancora più smisurata. Detesto persino le sorprese, in quanto sono così esigente e difficile da stupire positivamente che è sempre un pò imbarazzante per chi ci prova, e poi ho un fiuto canino che con un solo indizio capisco tutto.

Chi mi conosce e sa che è proprio vero, dice che sono una donna strana, non amo ricevere complimenti, anzi avvolte mi indispongono e apprezzo quasi sempre solo quelli delle donne, in quanto ho la sensazione che siano sinceri e senza secondi fini. Dei regali è meglio non parlarne, la lista di ciò che non mi piace è così lunga che il mio fidanzato è disperato ogni volta che si avvicina una occasione che lo richiede, infatti non mi piacciono: fiori, gioielli, profumi, oggetti inutili di arredamento vari e detesto di vero cuore i pupazzetti.
Certo se mi si regalasse un libro lo leggerei tranquillamente almeno che non sia della Fallacci, che con tutto rispetto trovo molto noiosa e pesante, mi piace molto l'abbigliamento e le scarpe di cui vado matta, ma ci vorrebbe una magia per riuscire a trovare qualcosa che mi piaccia veramente, prima di tutto perchè i miei gusti cambiano spesso e detesto seguire le mode, casomai sono dell'idea che le mode vadano sfruttate, ad esempio ricordo quando andavano di moda i jeans strappati e con le toppe, non mi piacevano minimamente ma se quelli che avevo si fossero improvvisamente strappati o bucati, allora era moda!

Questo è molto frustrante per la mia dolce metà che a differenza mia è molto romantico!
Ma come dico sempre a lui, mi fa morire dalle risate, e con lui non ci si annoia, mi fa sentire la donna più bella e speciale di questo mondo, è dolcissimo pieno di attenzioni, ma anche di carattere forte tanto che riesce a tenermi testa, se no con me non avrebbe durato nemmeno un giorno.

Cosa posso volere di più di tutto questo? Che me ne frega dei regali se ho le cose più importanti insieme al rispetto e sensazioni di protezione reciproca, che ogni individuo meriterebbe!

Ma devo dire che se c'è una persona che più di tutti mi conosce e ha la capacità di stupirmi piacevolmente nella quotidianità della vita è lui. E' un uomo fantastico, intelligente, lavoratore, e mi posso specchiare nella limpidezza dei suoi occhi, è il mio piccolo raggio di luce nel grigiume del quotidiano. E' anche molto furbo, infatti è riuscito a conquistarmi, lentamente e completamente e gli anni che stiamo insieme seppure per gli altri sembrano essere tanti per noi non lo sono affatto!

L'occasione in cui lui mi ha stupito di più in assoluto è stato un pomeriggio quando arrivato da me mi chiese di scendere con lui nella macchina, senza nessun indizio, mi fece sdraiare e chiudere gli occhi, lui vicino a me, e improvvisamente è partita la canzone di Venditti intitolata Giulia.
E' stato bellissimo!
Una dichiarazione di amore dopo anni sempre più forte!

Capite perchè non mi interessa oltre a non piacermi il romanticismo, è che sono fortunata!

sabato 10 novembre 2007

Pensieri in libertà


E' da un pò di tempo che le mie percezzioni trovano riscontro nella realtà, detto da me che non sono la tipica credulona che prende per oro colato tutto ciò che le viene propinato! E questo sembra in un qualche modo entrare in conflitto con la mia fede cattolica, che ha preso un percorso molto precoce se rigardo al passato. Ricordo che andavo volentieri al catechismo nessuno mi doveva forzare avevo dei catechisti che mi parlavano di un Dio vicino a tutti noi più di quanto noi possiamo immaginarlo in molte situazioni della vita di tutti i giorni e non come un bacchettone che dall'alto non fa altro che guardaci dalla testa ai piedi con la puzza sotto il naso di chi è superiore e giudica tutto quello che noi facciamo! Per nulla dittatore o razzista che come cita un parabola, per far capire il perchè stava con le persone più emarginata anche sull'orlo della delinquenza, disse che il medico serviva agli ammalati non ai sani!
Mi colpì la scelta coraggiosa per un ambiente molto bigotto, e l'ho frequentato abbastanza per poterlo affermare, capendo che le persone pronte a ricevere il sacramento della cresima nella mia classe, erano poche, valutando questo come loro fallimento non hanno promosso quasi nessuno, a me si, scegliendo di ripetere loro stessi l'anno con i ragazzi!

Ma non ho intenzione di convincere nessuno dell'esistenza di Dio, non sopporto chi lo fa, ognuno è libero di credere in quello che vuole, e uno degli aspetti che mi piacciono di questa religione che non ti impone nulla sei libero di seguiro o meno i precetti ovviamente a tuo rischio e pericolo, per me la spiritualità di una persona è affare suo in quanto percorso molto lungo e interiore, e io non sono nessuno nè per imporre o giudicare male chi è libero di pensarla diversamente, l'importante è come ci comportiamo nella vita di tutti i giorni. Vi posso dire che ho anche fatto per un periodo la vicecatechista, e se sapeste quante persone si fanno foggio di belle parole e di "timbri" sul cartellino della funzione domenicale, e poi magari proprio durante la messa criticano una persona per il modo di vestire!
Per me è una scelta personale e non penso che tutti quelli che credono in Dio sono buoni e gli altri cattivi, ho conosciuto anche molte persone atee di tutto rispetto che sono i primi ad aiutarti senza che gli venga chiesto etc...

Detto questo ricordo che mi posi la domanda se credessi o meno nell'esistenza di Dio a soli 10 anni. Poi improvvisamente ho sentito di crederci. Non saprei esprimere esattamente come e quando sia avvenuto pur essendo abituata a mettere in discussione tutto, e cercare delle prove tangibili, ma per questo non ne ho. Posso dirvi che sento la sua presenza nella vita di tutti i giorni parlo con lui mentalmente, lo ringrazio dei privilegi che mi ha donato, gli affetti, e per me non esiste nulla di più importante, ma posso rendervi l'idea facendovi un esempio: vi è mai capitato d'inverno di avere i piedi freddi e correre subito verso una fonte di calore per riscaldarli? Ora non è facile vedere il calore che emana ma lo percepiamo, e anche se il calore ha una prova scientifica e per questo non ne ho, questo è l'unico esempio che poteva rendere al meglio il concetto. Certo non sono una di quelle credenti modello, non vado a messa in quanto lo trovo molto noioso, e forse magari la mia fede non è abbastanza forte da obbedire ai precetti, ma seppure credo sono molto polemica su molte cose che le istituzioni eclesiastiche vorrebbero imporre e che non condividendo non eseguo!

Ma per tornare all'argomento iniziale, che ho lasciato in sospeso, le percezzioni, queste hanno avuto un percorso differente. Prima di crederci, ho cercato di vedere se ci fosse una qualche spiegazione che andasse oltre la purà casualità, a cui oggi non credo, di vedere se avessero un riscontro con la realtà.
Il primo segno fu sentire il rumore tipico della chiave che gira sulla toppa, per aprire la porta di casa, ricordo che subito andai verso la porta, convinta che lo avessero sentito tutti il rumore, sicura che mio fratello fosse rientrato a casa, ma niente! Al che chiesi se qualcuno avesse sentito lo stesso rumore e mi dissero di no ma dopo pochi istanti il rumore si ripetè questa volta realmente e mio fratello rientrò. Non gli diedi molto peso poteva essere suggestione. Un giorno poi vidi una persona di cui non sapevo assolutamente nulla e qualcosa mi diceva che quella persona apparteneva ad un certo segno zodiacale e quando si creò l'occasione mi stupì di averne avuto la conferma.

Questi sono i primi segni che ho percepito di un qualcosa a cui non do molto peso perchè se lo facessi prenderebbero il sopravvento e non avrei il controllo della mia vita e sinceramente preferisco vivere piuttosto che diventare schiava di queste percezzioni anche se ne ho avuto sempre riscontro reale.
Per mia fortuna questi "segni" non sono frequenti avvengono in maniera sporadica, ma ultimamente arrivano con dei sogni che puntualmente corrispondono alla realtà.
Oggi ne ho fatto uno che non vi racconterò in quanto riguarda una vicenda delicata che mi riguarda in prima persona, e spero per questo che si realizzi di cuore, ma ve ne posso raccontare altri.
Ad esempio, una volta, ero da un pò che non vedevo una cara amica e ho sognato che aspettava un figlio, solitamente in queste occasioni mi capitava di sognare dei bambini e avevo la sensazione che non fossero miei e poco dopo qualcuno che conoscevo mi dava la lieta notizia, sta volta era diverso, sapevo il figlio di chi era esattamente al che decisi di chiamare la mia amica e accennarle l'argomento in maniera vaga quando mi sentii confermare il sogno!
Un'altra volta invece, dovevo chiedere delle cose ad una persona che non avevo ancora visto e che dovevo chiamare appunto, quando durante la notte la sogno, le faccio le mie domande e mi risponde, immaginatevi quando poi ho incontrato personalmente la persona in questione e mi ha risposto le stesse cose!

Ma non penso che permetterò a queste percezzioni di prendere il sopravvento, ma non posso fare a meno di notare che da un pò di tempo a questa parte stanno diventando sempre più specifici e dettagliati e che trovano riscontro reale!

Spero che non pensiate che io sia un guru o sensitiva, non lo sono, mi capitano delle cose che non comando e non ho mai voluto, difficile crederci pure per una diffidente e sciettica come me, ma dato che non sapete chi sono ho avuto la possibilità di sfogarmi senza correre il pericolo che qualcuno venga da me per ottenere chissà quale responso!

giovedì 8 novembre 2007

Il perchè di una poesia sull'argilla

Tutto parte dalla voglia di creare e quindi comunicare, esprimere. Scrivo semplicemente per esprimere ciò che sento in un dato momento.
Io come tutti, penso, mi sono spesso chiesta che lavoro mi sarebbe piaciuto fare, e col tempo ho capito che la mia risposta era la ceramista.
L'ho scoperto per caso o per destino, ma pur non considerandomi ancora all'atezza di questo appellativo, frutto di tanta esperienza e sperimentazione, trovo questo lavoro estremamente interessante per parecchi motivi.
Il primo in assoluto è che c'è sempre tanto da imparare con diversi accostamenti di colori, argille, tecniche di cottura, ci si può sbizzarrire non correndo il rischio di annoiarsi.
Si! Annoiarsi, e io mi annoio e mi stufo in generale quasi di tutto.
Un'altro aspetto è che mi diverto a realizzare un oggetto, che per considerare mio deve partire come un idea che latita nella mente, si sviluppa accuratamente in un foglio di carta e si realizza artigianalmente con la massima precisione. Poi arriva la fase che per me è la più ludica, colorare...
In questa fase mi diverto senza pensare a realizzare tratti precisi, è più un istintiva danza di colori che si mescolano e si abbinano fino a che non mi sento soddisfatta del risultato, solo allora il pezzo è ormai finito.
Avvolte capita che ti chiedano di realizzare delle forme non proprio originali, ma sono cose trite e ritrite da tutti, in diversi modi.
Questo mette a dura prova il tuo lato creativo, ti sprona a immaginare un oggetto sotto un'altra veste, che deve essere solo tua a partire dalla forma ai colori, se no stai semplicemente copiando, non creando!
Anche copiare bisogna saperlo fare e va bene come palestra, esercizio manuale, ma non ha nulla a che fare con l'arte.
Ecco in base a tutto questo, si capisce perchè abbia dedicato proprio una poesia all'argilla che è la materia prima di questo mestiere.

mercoledì 7 novembre 2007

Poesia dedicata all'argilla

UNA PASSIONE, UN'ARTE…L'ARGILLA!

Cosa vedete voi in questo pezzo di argilla? Io vedo tante cose perché in questo cammino sto imparando a conoscerla e a comunicare con lei. Mi fa capire quando ha bisogno dell’acqua per esser più facilmente modellata; mi suggerisce come muovere le mani per realizzare un oggetto, una forma; mi chiede di riposare per perder l’acqua in eccesso; capisce che deve entrare in forno per diventar biscotto; vuole vestirsi di colori per poi uscita nuovamente dal forno comunicare uno stato d’animo esprimere un sentimento a voi che osservate d’argilla l’oggetto.

(07-02-04)
Ishtar

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