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martedì 29 dicembre 2020

"Schiavi" del nostro corpo



 
Non nego di avere le mie debolezze, ho una macchia tra il labbro e il naso, che proprio non reggo, ma coperta dalla mascherina :) , metre la nuova arrivata, nella fronte, per quanto visibile, non mi disturba. A 40 anni posso ritenermi più che fortunata: la salute mi assiste, e riesco a mantenermi, senza troppi sacrifici in peso forma. Ma non ci sto, non riesco ad essere schiava del mio aspetto fisico...Ed è curioso vedere le reazioni delle persone che mi vedono per strada. Le donne mi fissano, guardano la macchia e si chiederanno come mai non me la faccia levare, gli uomini invece badano alla sostanza, non gliene frega nulla, nella loro semplicità, guardano la donna nel suo complesso... Siamo noi che ci "complessiamo" fissiamo su particolari non sempre importanti...Ad esempio, dall'estetista, il commento dell'impiegata: - Cavoli, che grande questa macchia!, la mia risposta:- Questa è la mia pelle, seppur olivastra, è tempestata di lentiggini...è la sua natura, e mi sta bene così...Tra una chiacchera e l'altra, mi mostrava le immagini nel loro sito, di alcune persone durante il trattamento per levare macchie e rughe, con sanguinamenti della pelle, il mio pensiero è stato:- Col cavolo che mi faccio "torturare" per una macchia! e  ho ribadito che sono più di un corpo.
A questo punto della lettura potreste pensare, che questo atteggiamento derivi da un alta autostima, ma vi sbagliate, per me è importante essere consapevoli che quello che ci rende unici è la nostra personalità, capace di emanare una luce attrazione, che nessun orpello strattagemma potrà eguagliare. Amati,accettati per quello che sei, così come sei, che se non la fari tu, nessuno al tuo posto lo farà!
 


 
 
 

 




domenica 3 maggio 2020

Radici


Mai come in questo periodo, sento l'esigenza di esprimermi nella mia lingua madre, il sardo campidanese...Diciamocelo, ci sono cose che rendono solo così!
Questa lingua sono le mie radici... 
Non tutti la amano, molti la reputano poco elegante, alcuni la disprezzano, credono che è solo per le persone poco colte! ma come diremo noi: "sa mellus cosasa funti scetti po is canis fini, no de certu po is sennoriccus" :P ( le migliori cose sono per chi le sa apprezzare, non per saccenti signorotti con la puzzetta sotto al naso, pieni di superiorità, mascherata da complesso di inferiorità)
E' importante parlare tra noi, ai giovani, che poi sceglieranno se praticarla o meno...l'esempio è importante nell'educazione e crescita...Ad esempio, i miei genitori non volevano che si parlasse il sardo...e da spirito ribelle, non ritenendo giusto questo divieto, dato che la usavano per litigare tra loro, decisi di apprenderlo per strada... La mia insegnante fu un amichetta, nipote della vicina, mia coentanea :P
Prima non potevo capire il perchè di questa scelta, ma conoscendo la loro storia, tutto è diventato più chiaro. Entrambi giovanissimi dovettero abbandonare la scuola dell'obbligo, mio padre in terza elementare per dare una mano al padre nell'orto e poi lavorare, mia madre in quinta elementare, per aiutare la madre malata e allettata, a gestire una famiglia numerosa, di cui lei, appena 9 enne, era la figlia femmina maggiore...
Anche noi siamo in tanti, 5, tutti lo comprendono benissimo, ma solo io lo parlo con frequenza, ancora oggi me lo rimproverano!!! Non mi hanno di certo scoraggiata ne fermata :P
Ricordo 8 anni fà, il primo appuntamento col mio fidanzato...dopo la visita d'obbligo al museo Archoelogico di Cagliari, essendo lui Archeologo, passegiando per le vie principali, entò in un edicola, e fui colpita positivamente, dal suo dialogare il lingua madre con l'edicolante, questo ha aumentato il suo fascino, e il mio interesse nei suoi confronti! Conosce altre lingue, come il francese, lo spagnolo, capisce il tedesco, e tutte le lingue sarde, che non sono poche...non possiamo di certo dire, che sia una persona dalla dubbia cultura! Stiamo assieme da allora, ma sembra ieri che i nostri sguardi si sono incrociati, per volontà del destino, al cimitero...ma questa è un altra storia :P
Lui mi ha insegnato la metrica de "is muttetus", così si chiama, il modo di rendere in versi poetici, in lingua sarda... e vi assicuro che è assai complicato...non solo si devono contare le sillabe, ma le rime e la combinazione delle frasi, cambiano a seconda del modello... E tra una prova e l'altra sono nate varie piccole composizioni, allegre, burlone, e anche d'amore... ne ho pure ricevute tante composte da lui :)
E oggi che sono arrivata agli anta, non potevo evitare di scrivere due righe...
"Funti arribaus is anta, incumìntzant de coranta, Mi pongu a muttetai, No nci bollu pensai, Chi bòlada su tempus, I chentz'e mi nd'agattai, Scorantada, m'hanta tzerriai" ish 03.05.2020
Cerco di tradurla: sono arrivati gli anta, iniziano con i quaranta, mi metto a poetizzare, non ci voglio pensare, e senza accorgermene, attempata mi chiameranno...


Con i nostri abiti tradizionali

  




lunedì 20 aprile 2020

Tra il serio e il faceto

"Facebook... esti una tristura, sa genti ammacchiada, sempri certendi, pònidi scetti discunsolu i amargura, non ci da fainti a si dda gosai, a arriri i a s'asseliai... no ddu cumprèndinti chi no podeus fai attru, chi tenni passienzia e abettai... E candu mai s'hada a toccai, de podi tenni tottu custu tempus...baxeisindi  a "cagai" hemm... cun saludi olemmu nai!"😜
 
Mi spiace che non sia comprensibile a tutti questa mia "prosa" estemporanea, ma che vogliamo farci, certe cose suonano meglio con la propria lingua d'origine... (gentilmente corretta dal mio fidanzato)
Sintentizzando, facebook sta diventando un luogo pesante dal quale allontanarsi, non sono per la rassegnazione ma credo che vada accettato ciò che non può essere cambiato. Non andrà bene, ma come deve, come sempre va nella vita...

In attesa della liberazione e di poterti rivedere o mio amore, questa la dedico a te  😍


sabato 4 aprile 2020

I "miracoli" del Coronavirus

Ci volevano tutti uguali, e adesso lo siamo, tutti nella stessa crisi, ma in tutto il mondo. E come ogni dura prova della vita, potrebbe aiutarci a renderci persone più consapevoli, e dico potrebbe, perchè chi nasce quadrato, difficilmente diventerà cerchio!
E ora che dobbiamo stare a debita distanza, col tempo, che pare si sia fermato, con noi dentro una bolla, e tutto ciò che sentiamo, si amplifica e si muove in modo accellerato, quasi impazzito...Nella solitudine o nelle convivenze forzate, ad ognuno le sue croci, i nodi arrivano al pettine.
Uno sguardo sui social, che dovrebbero aiutarci a diminuire le distanze fisiche, e qui inizia lo "spettacolo"! Ogni giorno un bollettino di guerra, informazioni che impazzano tra vere e finte, guerre tra "poveri", e si scatena lo sceriffo che è in noi, pronto a giudicare il prossimo, perchè aiutarsi fa troppo scontato, poco di moda, ci sono troppe associazioni...per carità! sembra quasi, che si voglia buttare la propria frustrazione, aggressività alla prima occasione sul primo sprovveduto che si incrocia... Tante energie buttate al vento, che abbattono l'umore, l'animo, che dovremo curare tanto quanto la salute fisica. E' troppo comodo fare gli indifferenti, e ora ne paghiamo le conseguenze! Perchè questa ondata di contagi, ( principalmente negli ospedali ) è solo il vaso di pandora, la privatizzazione della sanità, i tagli al personale d'esubero, che ora si cerca come fosse oro! la burocratizzazione del personale e distanziamento dai pazienti...ascoltare il dio danaro... e mentre il popolo bue si scanna, i politici si parano il "culo" con delle leggi che li renderanno immuni dalle conseguenze penali e pecuniarie...delle passate e attuali azioni decisioni!
Io continuo a vivere  nella "giungla", ma da sempre, non solo oggi. Convivere forzatamente con persone il cui egoismo è così grande, che non riescono a vedere oltre le loro esigenze, mi sta facendo gonfiare letteralmente le ovaie! Per cui se mi dovessero spuntare due mongolfiere, non preoccupatevi, erano le mie ovaie, che, dati i limiti e divieti di spostamento, hanno ben pensato di venirmi incontro e aiutarmi, in posizione di loto, a ergermi in levitazione! a giorni invece faccio concorrenza alla pentola a pressione: Ciuf, Ciuf.... Ecco cosa faccio, vivo alla giornata, e nonostante le sfuriate, perchè non sono nata per subire :P cerco di non perdere l'occasione di gioire, sorridere, coltivare la mia anima, e di sentirmi fortunata, nonostante e a dispetto di tutto!
E quando l'emergenza finirà, saremo persone nuove, ci terremo a debita distanza, con la paura dietro l'angolo che ci accompagna, cambieranno le nostre abitudini, ci farà quasi strano essere liberi, di poter uscire quando e come vogliamo senza " giustificazione-autocertificazione " in tasca!



martedì 24 marzo 2020

Accettazione e preconcetti

Perchè sentiamo il bisogno di catalogarci? di metterci un eticchetta? forse, abbiamo paura di dimenticare chi siamo veramente?e lo imprimiamo nella mente, come si fa per i barattoli...
Sei una brava, cattiva persona...ma poi cosa vuol dire essere buoni? è veramente necessario rispondere alle aspettative altrui che, delle volte vengono fintamente sentite come nostre? Perchè dobbiamo giudicarci? anzichè accettarci semplicemente per quello che siamo?
Forse, la nostra cultura cattolica ha influito parecchio su questi concetti ed etichette...
Dove è che si muove il sottile confine, tra l'essere buoni verso noi e verso gli altri? ma poi buoni perchè? non è forse meglio dire che abbiamo dei doveri verso noi stessi, che non sempre coincidono con le esigenze altrui? be, fanculo a tutto, anche a noi stessi, quando decidiamo di torturarci usando delle etichette, perchè a differenza dei prodotti finiti, che non cambiano, noi siamo in costante mutamento, e adesso siamo già diversi da prima...Sei quello che sei, non quello che vorresti o vorrebbero!




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Buona lettura e buon divertimento!