Cerca nel blog

domenica 23 dicembre 2018

Esiste la felicità?

Credo che in molti perdano troppo tempo ed energia alla ricerca della felicità. E questo forse perché ci si illude che essa possa essere qualcosa di duraturo. Come se essa dipendesse o meno da noi..
Ciò che possiamo anzi, dovremo fare, è predisporci alla gioia, la capacità di godere delle piccole felicità che la vita ci offre nel quotidiano. Riuscire a godere della bellezza di un tramonto, della poesia che la natura costantemente ci dona, e che l'uomo può solo cercare di imitare, attraverso le varie forme di arte, questa è consapevolezza! Per cui aspettarsi necessariamente cose eventi grandiosi, che non arrivando, giustificano l'atteggiamento negativo pessimista della vita, ci priva del bello che ci passa sotto gli occhi. Queste gioie, queste felicità, altro non sono che balsami lenitivi, che carezzano le ferite dell'anima, che rigenerata, procede fiera.
Le difficoltà, le sofferenze, sono lo strumento che la vita ci mette a disposizione per apprendere la lezione del momento. Del resto l'uomo ha una natura pigra e se stesse bene ozierebbe e basta!
Possiamo forse cambiare il destino? possiamo scegliere cosa provare e per chi? siamo veramente liberi di scegliere?
Per me abbiamo solo due opzioni, o lasciarci travolgere dalla vita, o sopravvivere ad essa riuscendo a trovare varie sfumature alle situazioni che, inizialmente riusciamo a percepire solo in modo negativo.
Possiamo anche scegliere come arrivare ma non dove...gira che ti rigira,  il destino decide per noi.
Comunicare con noi stessi, interrogarsi, cercare di capire il perché o cosa abbiamo da apprendere in un determinato momento, ci permette di trovare la serenità, e quindi creare lo spazio nel nostro cuore per la gioia  :)
Non ho la presunzione di essere la detentrice unica della verità inequivocabile e o uguale per tutti.  Esprimo il frutto delle mie riflessioni. Essendo tutti diversi, sarebbe impossibile che le mie risposte, possano essere le stesse e o valide per tutti.
Ma se solo per qualcuno, il mio pensiero potrà servire da spunto, per altre sfumature prospettive, ne sarei veramente felice :)
PS: non facciamo l'errore di cercare fuori qualcosa che abbiamo dentro noi stessi :D




martedì 25 settembre 2018

Un bel dono, un bel ricordo prima degli anta :)

Ogni tanto mi torna in mente quella canzone che era il mio tarlo fisso etichetta adolescenziale della brutta. Si cresce per fortuna, ma certe cose rimangono quasi come un ombra che spunta ogni tanto...
Ad oggi non posso dire di sentirmi bella, ma la consapevolezza di non essere mero corpo, ma anima che si mostra attraverso la personalità, che è quella che ci distingue, mi ha liberato dal condizionamento esterno estetico.
L'anno scorso finalmente ho conosciuto anche dal vivo un' artista amica, che riesce ad imprimere in ogni sua opera la forza, la bellezza che dall'anima fuori esce dallo sguardo: Jara Marzulli !
Mi ha scelta e voluta come sua modella, un onore, un piacere, un divertimento del tutto naturale, nella mia stanza trasformata in set fotografico, con l'assistenza della sua splendida figlia Maya.
Io non sapevo come sarei stata ritratta, da brava modella ho eseguito :D quindi è stata tutta una sorpresa emozionante. Iniziando dal titolo "Il desiderio di Ishtar" : desiderio inteso come consapevolezza, la fermezza di chi si accinge a seguire la sua meta: il forte senso di giustizia; Ishtar , personificare quella divinità che io scelsi come nick name in una fase cruciale della mia vita.
Proprio come facevano gli indiani d'America, che per segnare il passaggio della crescita evoluzione spirituale, abbandonavano il nome donato alla nascita per scegliersene un altro.
( Isha, tra le altre cose è pure il nome di una rivista on line di cui si occupa la stessa Jara.)



E' bello essere donna, sentirmi a mio agio col mio corpo, senza veli e senza filtri, il coraggio di essere me stessa... senza però scadere in quelle banalissime inquadrature da tipica gatta morta, che mi hanno sempre fatto pensare ad un salame esposto in vetrina pronto per la vendita...che dal mio punto di vista non hanno nulla di femminile.
E così è nata l'opera "Il desiderio di Ishtar" olio su lino ( 100x70 ) in mostra "AEQUILIBRIUM: acqua, terra, aria, fuoco" selezionata fra gli artisti della galleria KōArt: unconventional place per il progetto #WondertimeCatania dal 7
settembre 2018.




Sotto il link del video particolarmente emozionate dove la magica Jara è all'ora con questo quadro:

Ed eccola lei accanto ad uno dei suoi autoritratti :) .

Grazie Jara per avermi spogliato dipinto l'anima che non è condivisibile visibile a tutti !!!






lunedì 23 luglio 2018

Equilibrio: realtà o illusione?

Spesso mi sono chiesta se esista veramente qualcosa che possa definirsi equilibrio. E' bello però pensare all'immagine dell'equilibrista che si esercita costantemente per non cadere dal filo...
Ma il vero equilibrista della vita per me è colui che riesce a trovare sempre un modo per risollevarsi, di rimettersi nuovamente su quel filo rosso o destino.
Per questo motivo mi rifiuto di credere che l'equilibrio sia qualcosa di stabile, cosa vi è nella vita di stabile? tutto muta e noi col tutto... Immaginate un bimbo che sale sull'altalena, che teme di cadere ma al contempo non smette di provarci e si dondola sempre più su, sempre più veloce o semplicemente dolcemente e lentamente per poter sfiorare la leggerezza o farsi inebriare dall'aria. Delle volte cade, si fa male, piange un poco ma questo non lo ferma. Ecco le cadute le possiamo paragonare alla paura, saggia compagnia di vita, che ci sostiene e ci ricorda che necessitiamo di usare anche la ponderazione, non solo l'istinto o gli altri sensi. Sta a noi considerarla un'alleata piuttosto che un ostacolo, perché se le permettiamo di frenarci, di non vivere ecco che sarà il nostro più grande nemico. Creiamoci il nostro reale personalissimo equilibrio :P







martedì 6 febbraio 2018

Amicizia: cosa è questo strano sentimento esigenza?

Ognuno matura le proprie esperienze, credenze, nel proprio vissuto, per cui faccio un tuffo nel mio passato.
Nel passaggio dalla fanciullezza verso la pubertà, la solitudine era per me un vero cruccio. Ne soffrivo terribilmente perché non era una scelta e la vivevo come una ingiusta imposizione. Ho sempre avuto un carattere decisamente particolare, non semplice ne tantomeno malleabile, per cui, col senno di poi suppongo che la mia parte di "colpa", se di colpa si può parlare, fosse questo enorme ostacolo...soprattutto nel contesto di esseri in continuo cambiamento. La mia forte personalità già ben definita si sposava decisamente in modo naturale col mondo degli adulti, eppure io non lo ero, e il bisogno di confrontarmi con le persone della mia generazione mi faceva vivere questa situazione in modo pesante e duro. Ho seguito varie fasi, una delle quali è stata quella di adattarmi agli altri in modo da snaturarmi, cercando di essere quella che volevano. Scelta maturata dall'autocolpevolizzarmi  dell'allontanamento delle persone. Compresa rapidamente l'inutilità scelsi di rimanere fedele a me stessa, di continuare ad essere una persona schietta che sempre diceva ciò che pensava... Iniziai così a gustare un altro mondo, osservare: non solo l'interno della mia anima ma anche tutto quello che mi circondava, favorendo la mia predisposizione all'introspezione,  apprendendo a conoscere me stessa per quella che ero realmente.
Col tempo ho appreso a  mitigare il mio carattere, anche grazie  a persone che sono arrivate nella mia vita con una consapevolezza maggiore e  hanno condiviso la loro saggezza :) Molte delle quali sono arrivate grazie al mondo virtuale, che non finirò mai di ringraziare. In questo spazio, a partire dalla scelta del mio nick name, per poter essere totalmente libera di essere me stessa, ho avuto la grande fortuna di riunirmi con anime affini :)
Oggi so che non si possono dare le perle ai porci, la mia schiettezza, onestà anche dura e cruda è riservata  alle poche persone che toccano il mio cuore a prescindere dal fatto che possano scegliere di essere nella mia vita comparse provvisorie o protagoniste costanti nel tempo.
Non spreco più energie in discussioni inutili, dove l'altro è peggio del sordo che non vuole sentire...Ne mi sento in dovere di dire sempre e comunque cosa penso a chiunque, non sono la madre ne tantomeno l'insegnante di nessuno...
Per cui se decido di essere parte della vita di qualcuno resto quella che sono, e accetto anzi gradisco se l'altro mi aiuta ad essere una persona migliore facendomi notare in cosa sbaglio...
L'amicizia è un esigenza naturale di noi esseri sociali ma non deve essere confusa con la paura di stare soli e o il bisogno di colmare vuoti. Non si possono appesantire persone e rapporti di responsabilità che non compete loro. Le delusioni ci stanno, ma alla fine della fiera penso che sia colpa nostra, ci illudiamo che gli altri agirebbero come noi, non accettiamo la natura imperfetta nostra e di rimando quella altrui, da persone inflessibili quindi mettiamo più muri di distanze piuttosto che occasioni di reciproca crescita... E siamo veramente in pochi a non presumere che se l'altro sbaglia non lo abbia fatto con cattive intenzioni... per questo sottolineo che ogni rapporto è strettamente legato al modo in cui trattiamo noi stessi..
Adesso adoro la solitudine, sto bene con me stessa, mi ci diverto proprio, ma non disdegno la compagnia di pochi, con rapporti adulti di reciprocità e accettazione dei rispettivi spazi e tempi. E se qualcuno decide di "sparire" d'improvviso non ci soffro, non mi attribuisco colpe inutili, accetto le scelte altrui, perché ognuno ha i suoi motivi che non sta a me giudicare.










Precisazioni

Questo blog non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

L'autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti "linkati".

Buona lettura e buon divertimento!