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domenica 3 maggio 2020

Radici


Mai come in questo periodo, sento l'esigenza di esprimermi nella mia lingua madre, il sardo campidanese...Diciamocelo, ci sono cose che rendono solo così!
Questa lingua sono le mie radici... 
Non tutti la amano, molti la reputano poco elegante, alcuni la disprezzano, credono che è solo per le persone poco colte! ma come diremo noi: "sa mellus cosasa funti scetti po is canis fini, no de certu po is sennoriccus" :P ( le migliori cose sono per chi le sa apprezzare, non per saccenti signorotti con la puzzetta sotto al naso, pieni di superiorità, mascherata da complesso di inferiorità)
E' importante parlare tra noi, ai giovani, che poi sceglieranno se praticarla o meno...l'esempio è importante nell'educazione e crescita...Ad esempio, i miei genitori non volevano che si parlasse il sardo...e da spirito ribelle, non ritenendo giusto questo divieto, dato che la usavano per litigare tra loro, decisi di apprenderlo per strada... La mia insegnante fu un amichetta, nipote della vicina, mia coentanea :P
Prima non potevo capire il perchè di questa scelta, ma conoscendo la loro storia, tutto è diventato più chiaro. Entrambi giovanissimi dovettero abbandonare la scuola dell'obbligo, mio padre in terza elementare per dare una mano al padre nell'orto e poi lavorare, mia madre in quinta elementare, per aiutare la madre malata e allettata, a gestire una famiglia numerosa, di cui lei, appena 9 enne, era la figlia femmina maggiore...
Anche noi siamo in tanti, 5, tutti lo comprendono benissimo, ma solo io lo parlo con frequenza, ancora oggi me lo rimproverano!!! Non mi hanno di certo scoraggiata ne fermata :P
Ricordo 8 anni fà, il primo appuntamento col mio fidanzato...dopo la visita d'obbligo al museo Archoelogico di Cagliari, essendo lui Archeologo, passegiando per le vie principali, entò in un edicola, e fui colpita positivamente, dal suo dialogare il lingua madre con l'edicolante, questo ha aumentato il suo fascino, e il mio interesse nei suoi confronti! Conosce altre lingue, come il francese, lo spagnolo, capisce il tedesco, e tutte le lingue sarde, che non sono poche...non possiamo di certo dire, che sia una persona dalla dubbia cultura! Stiamo assieme da allora, ma sembra ieri che i nostri sguardi si sono incrociati, per volontà del destino, al cimitero...ma questa è un altra storia :P
Lui mi ha insegnato la metrica de "is muttetus", così si chiama, il modo di rendere in versi poetici, in lingua sarda... e vi assicuro che è assai complicato...non solo si devono contare le sillabe, ma le rime e la combinazione delle frasi, cambiano a seconda del modello... E tra una prova e l'altra sono nate varie piccole composizioni, allegre, burlone, e anche d'amore... ne ho pure ricevute tante composte da lui :)
E oggi che sono arrivata agli anta, non potevo evitare di scrivere due righe...
"Funti arribaus is anta, incumìntzant de coranta, Mi pongu a muttetai, No nci bollu pensai, Chi bòlada su tempus, I chentz'e mi nd'agattai, Scorantada, m'hanta tzerriai" ish 03.05.2020
Cerco di tradurla: sono arrivati gli anta, iniziano con i quaranta, mi metto a poetizzare, non ci voglio pensare, e senza accorgermene, attempata mi chiameranno...


Con i nostri abiti tradizionali

  




2 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Bellissima sempre
Complimenti
Maurizio

Ishtar ha detto...

Grazie :)

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